mercoledì 13 marzo 2013

Asolo Prosecco DOCG, ColFòndo, Bele Casel



Purtroppo, la scorsa settimana, ho finito la mia scorta di Colfòndo.
Stappando l’ultima bottiglia, mi sono reso conto che non ne avevo ancora parlato.
Capita sovente di mettere nero su bianco le impressioni su grandi bottiglie o su vini che meravigliano, e si finisce col trascurare le bottiglie che si aprono senza farsi troppi problemi e che, spesso, finiscono ancora prima di iniziare a pensare che ci si può scrivere qualcosa.
E’ che questo Prosecco col fondo, sur lie, rifermentato in bottiglia, ditelo come vi pare, ha alcune caratteristiche che lo discostano dal resto dei Prosecco convenzionali.
Tanto per cominciare, si presenta più come fosse una birra weiss, che un vino spumante.
Al naso, delicate note di fiori gialli appassiti, fieno dorato e pera matura, vengono raggiunte da folate agrumate e refoli di lievito, crosta di pane e un tocco speziato di zenzero.
Ma, come succede spesso, è in bocca che da il suo meglio.
Secco, come il Prosecco non lo si è mai assaggiato.
Una bella freschezza, rinvigorita da fine effervescenza, mantiene pulita e salivante la bocca, mentre sapidi ritorni agrumati lasciano una scia gustosa.
La rifermentazione in bottiglia lo rende assolutamente secco, un toccasana in tavola, ma lo rendo un po’ impegnativo per un aperitivo sui generis.
Io so solo che se ne berrebbe a secchiate.
Se non vi va l’idea del fondo, lasciatelo qualche ora in frigorifero in piedi e versatelo con cura, resterà limpido fin verso la fine.
Ma se provate tutte e due le possibilità, vi accorgerete che il gusto cambia, ed è sicuramente meglio torbido.
Shekerate gente, shekerate.
Per me il massimo è con la cotoletta alla milanese, ma ci sta benissimo anche sul fritto misto di pesce.

2 commenti:

  1. Ciao Daniele, i prosecco col fondo in effetti sono niente male.
    Io li preferisco, come i lambrusco (sorbara specialmente), dopo qualche ora di frigorifero, quindi limpidi. Anzi, azzardo: mi piacerebbe vedere anche la versione "sfecciata", magari proposta dopo un anno sui lieviti.
    Ciaooo!

    Gabriele

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  2. Ciao Gabriele, è bello risentirti.
    Se non vado errato, magari qualcuno mi correggerà, questo è rifermentato come il metodo classico, cioè con l'aggiunta di lieviti.
    Quindi, il fondo non è il classico dei rifermentati ancestrali, ma solo lieviti in autolisi. Molto simile ad una birra di frumento.
    Risultano quindi più bevibili, non sgradevoli o amari come può capitare con gli altri.
    Si potrebbe anche eseguire la sboccatura, ma in questo caso, si accelererebbe l'ossidazione.
    Io non ho menzionato l'annata, ma si tratta di un 2009, che ha tenuto benissimo la cantina, non sono sicuro che avrebbe avuto la stessa tenuta dopo la sboccatura.
    Anch'io i rossi rifermentati li bevo rigorosamente limpidi, ma anche tutti quelli ( anche bianchi ) col loro deposito naturale.
    Ma credimi, qui le cose cambiano.
    Provare per credere.
    Ciao.

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