lunedì 25 marzo 2013

La serata dei vecchi tedeschi, ovvero quando il Riesling delle Mosella diventa immortale (o quasi).


Qualche settimana fa ho partecipato ad una degustazione tra amici organizzata da Riccardo, che ha messo a disposizione la sua taverna per l’evento.
La presenza di Luigi, che ha procurato il materiale, ha aiutato tutti a capire qualcosa in più e focalizzare l’attenzione sulla differenza tra i produttori.
L’occasione era quella di passare una serata in compagnia di amici, assaggiando vini particolari, anche di lungo invecchiamento, e di discuterne in merito.
Occasione da non perdere.
La mia vuol essere una semplice trasposizione degli appunti presi al volo, ed il modo di trarne alcune conclusioni generali sulla tipologia.

1 Ruppertsberger Gaisböhl 37 Ed.G.C., Riesling Spätlese Trocken 1999, Bürklin Wolf. (Pflaz)
Bel colore brillante, paglierino con riflessi dorati.
Naso classico, minerale di idrocarburi, qualche nota coperta floreale e fruttata.
Fresco, sapido, mediamente lungo. Bell’inizio.
2 Ürziger Würzgarten, Riesling Spätlese Trocken 1996, Dr. Loosen. (Mosel)
Alziamo il tiro.
Colore ambrato cristallino.
Naso di miele amaro, tipo castagno, albicocca secca, salgemma, spezie varie, zenzero.
Bocca sapidissima, freschezza solo accennata.
Lunghissimo, salato, con ritorni speziati, pefino pungente.
3 M.Grünhäuser Abtsberger, Riesling Spätlese Trocken 1989, Von Schubert. (Ruwer)
Bottiglia fuori dal coro.
Colore ambrato non particolarmente luminoso.
Naso sauvignoneggiante di bosso, foglia di pomodoro, note minerali pungenti, polvere da sparo.
A bicchiere fermo, anche un floreale di gladiolo e tabacco biondo.
Bocca sapida, con acidità appena presente, non molto lungo.
Luigi, che conosce il produttore, dice che la bottiglia è andata, perchè anomala.
Io lo ho apprezzato, in quanto atipico (potrebbe essere un'evoluzione dovuta al terreno della Ruwer).
Sarebbe interessante confrontarlo con un'altra bottiglia uguale o di diversa annata.
4 Brauneberger Juffer Sonnenuhr, Riesling Spätlese Trocken 1989, Fritz Haag. (Mosel)
Tappo polverizzato ed incollato alla bottiglia, impossibile estrarlo, resta quasi in infusione, proviamo a filtrarlo senza successo.
Colore ambrato, poco luminoso.
Profumo di sughero, legno, Bourbon.
Bocca piatta, è andato….
5 Schloßböcklheimer Kupfergrube, Riesling Spätlese 2004, Hermann Dönnhoff. (Nahe)
Stacca dai precedenti, è più giovane e il primo con residuo.
Colore paglierino brillante, con riflessi verdolini.
Classico di idrocarburi, agrumato di cedro finissimo.
Bocca fresca, sapida, intensa.
Abbastanza lungo, su ritorni agrumati di cedro.
Perfettamente corrispondente, molto gradevole, gustoso.
6 Scharzhofberg 6 Versteigerung, Riesling Spätlese 2000, Egon Müller. (Mosel)
Ambrato brillante, oleoso.
Naso di miele amaro, idrocarburi, pain d’epice, albicocca e pesca sciroppate.
Morbido ma pungente, sapido.
Abbastanza lungo.
7 Berncasteler Doctor, Riesling Spätlese 1989, H. Thanish. (Mosel)
Incredibile oro-verde brillante, oleoso.
Naso potente di idrocarburi, minerale, balsamicità dolce di legno di cirmolo.
Bocca intensa, muscoloso, sapidissimo.
Si percepisce una dose massiccia di solforosa, ma che classe !
Ogni tanto bisognerebbe assaggiarlo.
8 Wehlener Sonnenuhr, Riesling Spätlese 1985, J.J. Prüm. (Mosel)
Topazio luminoso.
Naso classico di idrocarburi, un’accenno di botrytis, poi poche note confuse.
Bocca sapida, poco fresco, si avverte lo zucchero residuo.
Finisce presto.
Probabilmente è verso fine ciclo.
9 Edern Prälat GoldKaspel 26, Riesling Auslese 1995, Dr. Loosen. (Mosel)
Ambrato chiaro.
Agrumi canditi, mandorla, uva sultanina, idrocarburi.
Bocca fresca, sapida, non si avverte il cospicuo residuo zuccherino.
Lunga persistenza.

Come considerazioni finali si potrebbe dire che, su 9 bottiglie, solamente una era completamente andata, una era con un piede sulla fossa, ed un’altra era in netta fase calante, per cui è andata bene.
Menzionare idrocarburi nei profumi è un po’ riduttivo, perché non hanno tutti lo stesso sentore, ma varia parecchio.
Però cercare di distinguere se si sente più la benzina o il kerosene, oppure il GPL potrebbe essere eccessivo.
Sono vini dalla beva non particolarmente scorrevole ed immediata.
Praticamente nessuno dei presenti ha finito tutti gli assaggi, è più il vino che è finito nel lavandino che quello che si è effettivamente bevuto.
A mio parere la dose media di solforosa utilizzata è molto alta, il che non aiuta la beva e li rende un po’ pesanti, ma sanno regalare belle emozioni.
A piccole dosi, giusto un bicchiere, sono perfetti.
Il residuo zuccherino, a differenza di quello che siamo abituati a pensare, è quasi indispensabile per aiutare la beva.
L'acidità devastante che si portano dietro, soprattutto quando giovani, renderebbe impossibile apprezzarli, se non ci fosse lo zucchero a donare loro la morbidezza necessaria.
L’abbinamento tentato con alcuni formaggi è andato discretamente bene.
Esperienza davvero interessante.
Un ringraziamento a tutti i presenti per la splendida serata passata insieme.


2 commenti:

  1. Piacevole sorpresa trovare il post sui Riesling della "Mosella" sul tuo blog, mi ha ricordato la piacevole serata trascorsa a casa di Riccardo.

    Sono abbastanza in accordo con te con l'analisi fatta sulla serata, ad eccezione del Riesling Spätlese Wehlener Sonnenuhr 1985 di J.J. Prüm.

    Ma credo di sapere anche il perchè! ;-) ... è il mio produttore preferito, dopo chiaramente il maestro Egon Müller e quindi non riesco ad essere obbiettivo. Ti invito a risentire quanto prima J.J. Prum, i suoi vini hanno eleganza da vendere.

    E' la prima volta che mi cimento in una degustazione con molte bottiglie di circa 30 anni e questo mi ha fatto capire meglio anche il mio fornitore tedesco. Il minimo errore su 30 anni lo paghi tutto!!!

    In passato con Riesling di 10-15 anni mai avuto problemi e poi ha prezzi davvero competitivi come pochi.

    Ho bevuto spesso i vini di questi produttori in annate più recenti ed alcune delle bottiglie bevute in quella serata non erano al top.

    Anche se in Mosella non scherzano con i solfiti molti dei produttori degustati sono molto attenti all'utilizzo di solforosa, utilizzano lieviti naturali etc su tutti Egon Müller, J.J. Prüm, Fritz Haag.
    Ciao Luigi

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  2. Ciao Luigi, come ho scritto sono rimasto molto contento dell'esperienza e della bella serata. Non avendo famigliarità con questi vini e tantomeno i produttori, mi sono limitato ad un'analisi dei bicchieri.
    Sono convinto che alcuni vini non erano al top, e hanno condizionato il giudizio, ma bisogna considerare le annate molto lontane.
    Spero di poter riassaggiare qualcosa di Muller quanto prima, magari proprio il Sonnenuhr, sono sicuro che deve essere eccellente.
    La nostra bottiglia, forse, aveva bisogno di aprirsi, ripensando al colore splendido mi sarei aspettato un vino più in forma, non dava l'impressione di essere andato.
    Comunque, grazie mille di essere passato e dell'idea della degustazione perchè, senza di te, penso che non avrei mai potuto assaggiare dei vini così.
    Alla prossima.

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