lunedì 30 dicembre 2013

Vino Bianco, Spigau Crociata 2006, Le Rocche del Gatto


Ho già parlato di Le Rocche del Gatto a Gli Amici del Bar.
E’ che ogni volta che apro una sua bottiglia mi emoziono e trovo sempre spunti su cui riflettere.
Questo è il suo vino di punta, lo Spigau Crociata.
Non ne so molto, ma mi pare che faccia una discreta macerazione sulle bucce e un lungo affinamento sulle fecce fini in vasca.
Non amo i macerati in modo particolare, ma il bello è che questo non lo sembra per niente.
Probabilmente il lungo affinamento lo ha riequilibrato, amalgamando tutta la componente dovuta alle bucce.
Supposizioni.
Forse è proprio questo che non mi piace negli altri, il fatto che, spesso, vengono messi in vendita non ancora pronti, e hanno bisogno di un ulteriore lungo affinamento in bottiglia.
Tornando allo Spigau, qualcosa che ricorda la macerazione la si ritrova.
Quella nota cerosa, soprattutto per le bottiglie recenti, e tanta glicerina.
Ma per il resto è più simile ad un bianco classico.
Il colore è giallo dorato brillante, molto luminoso, ed è veramente denso.
Intenso e complesso al naso, tanto da far fatica a distinguere i vari profumi, soprattutto appena aperto.
C’è un po’ di tutto.
Una mineralità di idrocarburi da Riesling, un bel floreale di ginestre, e poi tante erbe aromatiche, soprattutto lavanda.
C’è anche frutta gialla, pure esotica direi.
A tratti escono profumi di alcuni Gewurztraminer.
Il bello è che cambia in continuo.
In bocca è molto morbido, con la parte alcolica in secondo piano, ma una discreta acidità ancora viva ne sorregge il sorso.
Inutile dire che è parecchio sapido.
Col passare del tempo dicevo, cambia parecchio, spostandosi su toni salmastri.
Poi inizia a farsi largo una lieve ossidazione.
Il giorno successivo, o meglio, i giorni successivi, questa nota ossidativa prende il sopravvento, facendolo diventare qualcosa di simile ad un Marsala secco.
Il fatto che un vino del 2006, dopo l’apertura, vada incontro ad un’ossidazione progressiva è commovente.
Non voglio entrare nei dettagli del perché succede questo, ma mi piace molto.
Certo che se avessi finito la bottiglia durante la cena, non mi sarei accorto di nulla. ma mi sarei perso però tutto il bello che sarebbe venuto dopo.

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