Sono ormai parecchie settimane che sono incasinato e incartato tra appunti di degustazione, di cui non vengo a capo, ed impegni vari, non riesco più a scrivere e continuo a farmi solo delle domande.
Le più disparate, in campo enologico-gustativo.
Perché i canoni di degustazione considerano cosi importante l’alcool, la sapidità e la consistenza ?
Consistenza ?
Perché i vini più semplici e beverini ottengono dei punteggi relativamente bassi nelle guide ?
Perché non si considerano parametri come bevibilità e piacevolezza ?
Ma è un problema avere un vino che non sia uno spumante dolce sotto l’11% ?
Perché non riesco più a bere molti dei vini che superano il 13,5% ?
Perché pochi altri che superano il 15% non riesco a smettere di berli ?
Perché alcuni vini sembrano così salati che dopo devo berci dietro dell’acqua per dissetarmi ?
Poi bevo altri vini che vanno giù come l’acqua, più ne bevi e più ne berresti.
Ma perché ?
E continuo a non capire…
Perché alcuni vini sono così densi da doverli quasi masticare ?
Perché, spesso, dopo un bicchiere non te ne va più e la bottiglia dura una settimana ?
Perché, a volte, apri una bottiglia e ti sembra chiusa, allora la aspetti il giorno successivo e non è cambiato nulla, sembra un fermo immagine ?
Perché vini mediamente profumati ed invitanti sono, in bocca, mediamente insignificanti ?
E’ meglio sentire il maiale nel Lambrusco o la banana nel Barolo ?
Perché mi piacciono poco la maggior parte dei bianchi macerati a lungo che sono oggi cosi di moda?
Perché mi piacciono molto i vini frizzanti della mia zona che fino a poco tempo fa non apprezzavo più di tanto ?
Sono tante altre le domande che ogni tanto mi faccio e, per la stragrande maggioranza, fatico a trovare delle risposte.
Ma voi, ve le fate queste domande ?
Ve ne fate altre ?
Daniele io me le pongo tutte e 1000 altre!
RispondiEliminaA volte tento anche di dare delle risposte, ma è parecchio difficile!
Io per le risposte ci ho ormai quasi rinunciato e sto per rinunciare anche a farmi le domande.
EliminaIl buon Umberto, che scrive qui sotto, ci deve essere già passato prima.
Grazie della visita.
Perche ci si dimentica che il vino deve essere anche bevuto e chi fa le guide molte volte non è la persona più cristallina al mondo.
RispondiEliminaIo personalmente sto godendo a colpi di bonarda e ortrugo con il salame piacentino,starò regredendo ma a me piace così
Ciao
Umberto
Devo confessarti che una delle domande che mi faccio spesso e che ho omesso nel post è:
Elimina"ma mio padre, che ho sempre pensato capisse poco di vino, aveva già capito tutto tempo fa ?".
E la situazione è quella li, lui beve Monterosso e Gutturnio frizzante che si imbottiglia lui e paga 1,75 euro al litro.
Certo che me le faccio, e anche tante altre.
RispondiEliminaLa risposta che mi sono dato è che siamo persone, che abbiamo gusti che cambiano nel tempo (per fortuna, altrimenti sai che noia) e che il vino è fatto per essere bevuto a tavola, e non analizzato col microscopio.
Poi, sempre siccome siamo umani, mi son detto che ci divertiamo anche a stra(parlare) di acidità e tannino e terreni morenici eccetera, come altri parlano di moduli delle squadre di calcio al bar...
Credo che l'importante sia non prendersi troppo sul serio e ricordare che è un divertimento
Bella filosofia la tua, mi sa che hai colto uno dei punti fondamentali.
EliminaGrazie del contributo.
Perchè da quando ho scoperto i rifermentati della tue terre bevo come un lupo ?!? ; )
RispondiEliminaQuesta è bella Mauro, me la memorizzo per il prossimo post enofilosofico
EliminaGrazie della visita!
Io direi che e' meglio sentire il maiale COL lambrusco.
RispondiEliminaInsaccato e dopo adeguata stagionatura.
Dissento, COL maiale insaccato ci preferisco la Malvasia ;-)
EliminaGrazie della visita.